Volontariato ambientale under 30, che ricchezza. Se ne parla alla riserva del Chiarone
A Massaciuccoli tre giorni di convegno sulle politiche giovanili e l’ambientalismo. Lipu e BirdLife International insieme per rilanciare i “naturalmente” giovani[3 settembre 2013]
di Cinzia Colosimo
Davide fa parte, insieme ad altre ragazze e ragazzi, del gruppo dei giovani volontari della Lipu che in questi giorni sono ospiti presso la riserva del Chiarone, a Massaciuccoli, lungo le rive del Lago, per un convegno dedicato all’ambientalismo come spinta privilegiata per le politiche giovanili.Davide ha 15 anni ma ne dimostra di più. Viene da Siracusa insieme al suo gruppo di amici, e quando racconta la sua esperienza di volontario ambientale svela, senza accorgersene, una bella padronanza dei problemi del suo territorio, della conoscenza delle criticità che lo attraversano, e forse, dell’importanza del suo lavoro. «La riserva di Priolo è circondata dalle raffinerie di petrolio e da centrali termoelettriche. A pochi passi dalla riserva ci sono ancora tre vasche per la lavorazione del petrolio da bonificare, e noi sappiamo che una delle attività più importanti che possiamo fare, come volontari, è pulire».Sono 50 in tutto, dai 15 ai 30 anni, tutti volontari e provengono da Roma, Siracusa, Cisano Maderno, Pavia, Salerno, Ferrara. Solo da Siracusa sono arrivati in 13, tutti affezionati alla riserva di Priolo come lo si può essere di un luogo che offre relazioni e affetti, impegni e gratificazioni, non solo piante e animali.
Lì hanno cominciato ad accostarsi al volontariato ambientale grazie al progetto GoGreen Lipu, che per un anno ha consentito ai ragazzi di tre regioni d’Italia di confrontarsi con l’ambiente da un punto di vista attivo e protagonista. E così insieme a Davide, che racconta entusiasta di quella volta che hanno tolto l’enorme ruota di un trattore affossata nella palude, ci sono Alessio, Irene, Achille, Francesco, Beatrice, Samuel.
Ciascuno di loro ha indossato i panni – o meglio, le piume – di un uccello di Priolo, durante lo scorso Carnevale. Abiti realizzati da loro: falchi di palude, germani reali, fenicotteri, martin pescatore, maschere autentiche che gli hanno permesso di raccogliere i soldi necessari per poter partecipare tutti al convegno di Massaciuccoli. Vanno in riserva due o tre volte alla settimana, qualcuno tutti i giorni. Ne parlano come di un luogo a loro familiare e caro, di un luogo che forse necessita della loro presenza e cura tanto quanto loro necessitano della sua accoglienza.
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